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Francesca Crescentini, in arte Tegamini, è una traduttrice e book blogger, che attraverso i suoi canali social, crea e divulga contenuti su libri per tutte le età. Le sue risposte alle domande “più indiscrete” al link in bio. Intanto ecco alcuni consigli di lettura. #booktok #book #booktoker #libri #libridaleggere
Duration: 38 sPosted : Fri, 19 May 2023 12:00:00Views
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L’anno scorso Barcellona è stata visitata da 12 milioni di turisti. Da diversi anni i residenti chiedono misure per contenere il turisimo, che rende complicata la vita per chi vive in città. Nei giorni scorsi è arrivato un primo, piccolo passo per contrastare gli effetti dell’overtourism: è stata cancellata da Google maps la linea 116 del trasorto pubblico, probabilmente sotto richiesta del Comune. La linea, pensata per i residenti, veniva affollata dai turisti che volevano raggiungere la zona del Park Guëll, una delle mete turistiche più visitate della città. Il risultato è che spesso i cittadini non riuscivano nemmeno ad entrare, anche perché la linea in questione viene percorsa da bus più piccoli di quelli standard, non certo pensati per il turismo di massa. Eliminando la linea da Google maps i turisti non vengono indirizzati verso i bus, che restano quindi a disposizione dei residenti. Sembra che in questi primi giorni i mezzi abbiano effettivamente iniziato a svuotarsi, anche se c’è timore che questa decisione andrà ad ingolfare le altre linee. Si tratta di una storia emblematica di come l’overtourism stia trasformando Bercellona e in generale le grandi città a trazione turistica. Non è certo una soluzione, perché agisce sugli effetti e non sulle cause del turismo di massa, ma resta di certo un segnale chiaro che invita a non rimandare più il momento in cui affrontare una questione fondamentale per il futuro delle città. #overtourism#turismo #bus #barcellona
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7 months ago
La produzione della maggior parte di carne e formaggio che finisce sulle nostre tavole è causa di sofferenze per gli animali, di sfruttamento del lavoro e di emissione di gas serra. Non solo. Si intreccia con le lobby di Bruxelles e il potere politico di tutta l’Europa: attraverso la Politica Agricola Comune, per esempio, l’UE finanzia gli allevamenti intensivi con quasi il 20% del suo budget. Perché ciò avviene? Cosa ci guadagna la Comunità Europea? E cosa possiamo fare noi consumatori per fermare questo orrore? Ce ne parla Giulia Innocenzi, giornalista d’inchiesta che insieme al regista Pablo D’Ambrosi ha realizzato il documentario “Food for profit”. Il film – presentato al Parlamento Europeo lo scorso marzo – oltre a denunciare l’orrore degli allevamenti intensivi e la protezione politica di cui godono, dimostra anche l’impatto negativo che hanno sull’ambiente: sono la principale causa del riscaldamento globale, inquinano le acque, annullano la biodiversità e sfruttano i migranti. #foodforprofit #carne #allevamentiintensivi #stopallevamentiintensivi #dirittianimali
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7 months ago
La deputata del Movimento 5 Stelle Gilda Sportiello è intervenuta nell’acceso dibattito sull’emendamento approvato in Commissione Bilancio, secondo cui le Regioni nella gestione dei consultori possono «avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità». Un modo per aprire le porte dei consultori alle associazioni pro-vita che vogliono dissuadere le donne ad abortire.La legge 194 che regola l’interruzione volontaria di gravidanza in Italia permette già, come prevede l’articolo 2, la «collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita». E infatti in alcune Regioni le associazioni antiabortiste sono già presenti nei consultori. Non a caso esponenti pro-life del Governo e della maggioranza, a partire dalla Ministra per la Famiglia Roccella, citano spesso l’articolo 2 per promuovere – strumentalizzando la legge 194 – la loro visione contraria all’aborto. Anche per questo motivo i movimenti femministi vorrebbero riformare la normativa, in modo da tutelare maggiormente la scelta individuale delle donne.Come scrive sul Manifesto Eleonora Martini, se questa possibilità esiste già «che bisogno c’era di inserire la norma nel Pnrr?» Si tratta di un emendamento che ha soprattutto un enorme valore politico, perché legittima una pratica finora portata avanti solo a livello locale. Infatti la norma è stata approvata con questa formulazione dopo una revisione: la prima versione inseriva l’ingresso automatico di queste associazioni nei consultori, e senza limiti di spesa per lo Stato. Il risultato è un emendamento che ancora una volta rispecchia le posizioni antiabortiste del Governo e minaccia un diritto – l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza – che in Italia viene già minato dall’assenza di strutture e il diffuso ricorso all’obiezione di coscienza da parte dei medici. #legge194 #aborto #diritti
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7 months ago
Decine di studenti si sono riuniti davanti al tribunale di Roma per mostrare solidarietà ai due giovani arrestati durante gli scontri alla Sapienza. Domani si terrà l'udienza, per direttissima, per i fermati, accusati dalla Procura di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. #polizia #studenti #lasapienza
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7 months ago
Le condizioni dei detenuti in Italia stanno peggiorando di anno in anno a causa del sovraffollamento e della mancanza di personale penitenziario, condizione condannata dal tribunale CEDU nel 2013. In questo scenario, la condizione delle donne è ancora peggiore: le donne in carcere rappresentano una minoranza sul totale dei detenuti, ma devono fare i conti con la stessa discriminazione di genere che deriva dalla vita quotidiana in libertà. Come evidenzia un recente rapporto dell'associazione Antigone, vi sono diversi problemi nelle sezioni femminili, poche attività professionali e percorsi formativi e mancanza di tutele per madri e figli in carcere. Una panoramica femminista può essere utilizzata per esaminare questi problemi e provare a portare un cambiamento: Valeria Verdolini, la presidente della sezione Lombardia di Antigone, visita le carceri e porta avanti un'opera di divulgazione per lottare per un futuro migliore per le donne in carcere. In collaborazione con @spheranetwork
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7 months ago
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